“L’istante e l’eternità. Tra noi e gli antichi” alle Terme di Diocleziano

di Angelo Costanzo

«Quello tra noi e le civiltà del passato è un rapporto fatto di molte diverse storie, sguardi, contesti, terre e mari; fatto di recuperi, oblii, riscoperte, reinvenzioni, manipolazioni, fratture, reinterpretazioni, appelli alla distruzione, opposizioni, richiami alla continuità». Lo hanno sottolineato gli ideatori e curatori Massimo Osanna, Stéphane Verger, Maria Luisa Catoni, Demetrios Athanasoulis nel corso della presentazione alla stampa dell’importante mostra “L’istante e l’eternità. Tra noi e gli antichi” che si apre il 4 maggio presso il Museo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano.300 i pezzi eccezionali tra opere greche, romane, etrusche e italiche, medievali, moderne e contemporanee che sono ospitate in alcune delle Grandi Aule delle Terme di Diocleziano, riaperte al pubblico dopo decenni, che ospitarono nel 1911 la Mostra Archeologica nell’ambito delle celebrazioni per il primo cinquantenario dell’Unità d’Italia e che conservano, ancora oggi, parte dell’allestimento storico degli anni Cinquanta. Molte delle opere in mostra sono presentate al pubblico per la prima volta: nuove scoperte, come il carro cerimoniale di Civita Giuliana e la statua di Ercole del Parco Archeologico dell’Appia Antica, nuove acquisizioni, come la Tabula Chigi del Museo Nazionale Romano, e numerosi capolavori solitamente conservati nei depositi dei musei dell’Italia e della Grecia, come l’imponente kore di Santorini. Cinque sono le sezioni della mostra, ciascuna allestita in una delle Grandi Aule delle Terme di Diocleziano. Aula I – L’eternità di un istante; Aula II – La fama eterna degli eroi; Aula III – L’ordine del cosmos; Aula IV – Le opere e i giorni; Aula V – Umani divini. La mostra, visitabile fino al 30 luglio 2023, è promossa dal Ministero della cultura italiano e dal Ministero della cultura e dello sport della Grecia. L’evento espositivo è organizzato dalla Direzione generale Musei e dal Museo Nazionale Romano in collaborazione con Electa, con il sostegno del Parco Archeologico di Pompei e la partecipazione della Scuola IMT Alti Studi Lucca e della Scuola Superiore Meridionale.

 

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